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Le Grotte di Collepardo, presentati reperti di 3500 anni fà

 
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Amilcare
Aquila Reale
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MessaggioInviato: Dom Ago 31, 2014 7:09 pm    Oggetto: Le Grotte di Collepardo, presentati reperti di 3500 anni fà Condividi su Facebook Rispondi citando

Da un articolo pubblicato recentemente su "Il Messaggero" a cura di Gigino Minnuci:

Il professore Robin Skeates con un gruppo di dieci studenti dell’Università inglese di Durham hanno presentato nella sala consiliare di Collepardo i risultati del loro lavoro di ricerca e campionatura di materiale archeologico effettuato preso la grotta Regina Margherita interessante attrattiva turistiche del centro ciociaro.
Il gruppo di giovani studiosi sostenuti dalla Dott.ssa. Daniela Mancini per la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, dal Dr. Claudio Cavazzuti per il Museo Etnografico L. Pigorini e dalla Dott.ssa Letizia Silvestri per l’Università di Durham, hanno trascorso a Collepardo tre settimane delle loro ferie estive non per liberare il suggestivo ambiente da indesiderati residui di visite turistiche o di recenti scampagnate ma per individuare e studiare interessantissimi reperti “che contribuiranno alla comprensione della vita quotidiana e delle pratiche culturali e funerarie delle comunità preistoriche che abitavano il territorio posto alle falde dei Monti Ernici”.
Già nel 2008 , in seguito ad una campagna di recupero di emergenza, la grotta aveva restituito numerosissimi reperti umani, ceramici e faunistici, risalenti alla media età del Bronzo (circa 3500 anni fa).
Per questo è scattata la volontà di effettuare scavi sistematici che ha
coinvolto il comune di Collepardo, il Consorzio delle Grotte di Pastena e Collepardo, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, l’Università di Durham e l’Università di Tor Vegata.
Particolarmente soddisfatto il dinamico Robin Skeates:
“ Sono felice - ha detto il professore universitario – per aver conosciuto
una popolazione meravigliosa e un ambiente da favola. . Tutti hanno superato con lode il massimo dei voti per il lavoro eseguito. Da esso è emerso che la Grotta di Collepardo era essenzialmente utilizzata a scopo funerario. Il lavoro sarà ancora molto lungo ma noi non abbiamo nessuna fretta. Saremo quì anche il prossimo anno. Ci hanno infatti assicurato il finanziamento per gli anni 2015 e 2016 la The British Academy, la Durham University, il Comune di Collepardo ed il Consorzio delle Grotte di Pastena e Collepardo, ma sono certo che altri Enti interverranno perché il fatto è veramente importante e noi potremo così effettuare le dovute analisi sia sui resti umani che sulle ceramiche ritrovati usando anche la datazione al carbonio. Elaboreremo infine una relazione dopo aver partecipato alla musealizzazione dei reperti.”

L’Assessore Cristiana Cristini non sta nei suoi panni sicura che l’
eccezionale ritrovamento potenzierà notevolmente il turismo verso il già eccezionale territorio dove, va ricordato, esiste il Pozzo d’Antullo e la
Certosa di Trisulti.
Il Sindaco Mauro Bussiglieri con garbato e simpatico campanilismo ha
commentato: “ Chissà che diranno ad Alatri quando sapranno che a Collepardo esisteva una comunità più antica delle loro Mura Ciclopiche”.
Gli hanno risposto: “ se fanno l’esame del DNA su quelle ossa vedrai che risulteranno di gente proveniente da Alatri”
Come si vede si tratta solo di battute scherzose
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Amilcare
Aquila Reale
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MessaggioInviato: Dom Ago 31, 2014 7:14 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Per saperne di più ho cantattato l'autore dell'articolo al quale ho riassunto la situazione storico-archeologica di Collepardo ed inviato la presente:

Caro Gigino, ti ringrazio anzitutto per la premura.
Mi fa naturalmente piacere leggere che altri, addirutturta una università inglese abbiano scoperto e che la stessa soprintendenza archeologica per il Lazio si sia ricordata che Grotta di Collepardo nasconda aspetti interessantissimi che riguardano i nostri progenitori che sono vissuti nel territorio degli Ernici.
Il fatto è che l'aspetto storico-archeologico delle Grotte era già noto, dal tempo dell'allora canonico De Persiis, negli ultimi decenni del sec.XIX e che era stato ribadito da soci del locale Archeoclub d'Italia che avrebbero
"preteso" che i lavori in esecuzione nei primissimi anni '90, per renderne fruibile ai visitatori l'aspetto naturalistico, non ne sottovalutassero o addirittura danneggiassero la situazione storico-archeologica documentata da interessantissimi reperti ancora in situ, come disgraziatamente è successo.
Mi fa ancora più piacere sapere che i lavori proseguiranno nei prossimi anni e che, spero di aver capito bene, si prevede la "musealizzazione dei reperti".
A proposito di musealizzazione:
Sarebbe ora che i nostri pezzi, la nostra storia sono i nostri pezzi, non vadano dispersi in altri musei dove si confondono nel calderone della storia e diventano anonime banalità; ma restino nel loro ambiente dove, in un periodo determinato della sua cultura, il nostro popolo li ha prodotti e dove soltanto possono stabilire un "continuum" tangibile tra il passato e il presente con tutto quello che ne dovrebbe conseguire.
A proposito e tornando a Collepardo: Negli ultimi anni '80, soci del locale Archeoclub d'Italia, avvisata la Soprintendenza, hanno recuperato e consegnato all'ora sindaco di Collepardo, Rag. Cicalè materiale ceramico, tra cui un biconico perfettamente conservato, risalente al periodo del calcolitico e l'unica preoccupazione della Soprintendenza è stata quella di requisire i reperti che dopo lunga indagine, mi risulta siano depositati nei magazzini del museo di Cassino.
Sarebbero pezzi di altissimo valore scientifico. Speriamo che rientrino nell'indagine per i futuri lavori nella Grotta e che facciano parte ,
insieme ad altri in giacenza nel magazzino, della "musealizzazione" del territorio.

Un caro saluto, Amilcare
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Francesco
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MessaggioInviato: Mer Set 03, 2014 6:04 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

...quindi la sezione di Alatri dell''Archeoclub d'Italia aveva già fatto presente alle autorità competenti l'importanza non solo geologico/naturalistica delle Grotte Regina Margherita....

Grazie per la segnalazione ! Very Happy

Saluti,
Francesco

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