Forum dei "Monti Ernici"

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Testimonianze romane nei dintorni di Guarcino
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Gigino
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MessaggioInviato: Lun Giu 04, 2012 10:35 pm    Oggetto: Testimonianze romane nei dintorni di Guarcino Condividi su Facebook Rispondi citando

Una variante di una parte del mio documentario sulle Origini ( che poi fu montato e sonorizzato in modo diverso ), riguardante gli acquedotti, la Villa di Calpurnio, il tempio di Apollo, con integrazione di immagini del 1991-1993: http://www.youtube.com/watch?v=xtik47OJwnA
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Gigino Benassi
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Gigino
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MessaggioInviato: Lun Giu 04, 2012 10:55 pm    Oggetto: Ritroviamo qualche testimonianza archeologica Condividi su Facebook Rispondi citando

Mappe con l'ubicazione della Villa di Calpurnio e dell'acquedotto detto "di Nerone" Spero si vedano bene. Grazie


IGM Guarcino IGM 25000 EST PER ACQUEDOTTO NERONE RID.jpg
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IGM Guarcino IGM 25000 EST PER ACQUEDOTTO NERONE RID.jpg



IGM da trevi a morino PARZIALE A PORRETTA RID.jpg
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IGM da trevi a morino PARZIALE A PORRETTA RID.jpg



Carta CAI a 50000_0001 particolare Villa Calpurnio RID.jpg
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Carta CAI a 50000_0001 particolare Villa Calpurnio RID.jpg



Carta CAI a 50000_0001 Particolare Ara Palombe acquedotto Nerone RID.jpg
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Carta CAI a 50000_0001 Particolare Ara Palombe acquedotto Nerone RID.jpg



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Francesco
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MessaggioInviato: Mar Giu 05, 2012 9:21 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Bella ed interessante anche questa variante, Gigino..... Very Happy

Preziose anche le indicazioni cartografiche...

Grazie per averle condivise... Very Happy

Saluti,
Francesco
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Gigino
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MessaggioInviato: Gio Giu 07, 2012 8:31 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Grazie a te Francesco e grazie a tutti voi che amate i nostri luoghi, le nostre montagne e la nostra storia.
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Pappaulla
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MessaggioInviato: Mar Feb 03, 2015 4:14 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Buon pomeriggio
colgo l occasione per presentarmi. Mi chiamo Massimo e questo è il mio primo intervento su questo interessantissimo forum.
Arrivo subito alla domanda.
L acquedotto detto di Nerone dove era diretto? dove doveva far giungere l acqua?

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Massimo

Solvitur ambulando
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Amilcare
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MessaggioInviato: Mar Feb 03, 2015 6:01 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Anzitutto, benvenuto!

Le pendici dei Monti Ernici sono solcate da numerosi tracciati di acquedotti che captavano l'acqua delle numerose sorgenti, perfino Capo Cosa, a beneficio delle città pedemontane tra le quali sicuramente: Alatri, Anagni e Ferentino e delle numerose ricche ville tra le quali le uniche studiate rimangono quella di Traiano, agli Altipiani e quella di Calpurnio a Porretta.
Questi acquedotti, tranne quello di Alatri che risulta essere il primo acquedotto a condotta forzata dell'area romano-occidentale, hanno la caratteristica di fare scorrere l'acqua "a pelo" cioè attraverso un canale che con una leggerissima pendenza portava l'acqua a dstinazione.
Proprio questa caratteristica ha reso riconoscibile il tracciato degli acquedotti, infatti dove il canale doveva attraversare strati rocciosi, questo veniva scolpito direttamente nella roccia e, partendo da questi punti, una volta ipotizzato l'andamento, diventava facile collegare i vari tratti interessati dai tagli di roccia e riconoscere i resti dei tratti sorretti da muri o arcate crollate.
Lo scorrimento "a pelo" esigeva tragitti lunghissimi tanto che, per fare un esempio, abbiamo trovato e seguito le tracce dell'acquedotto per la villa di Traiano dai pressi della Cimetta.

Oltre ai resti di acquedotti, sono importanti, nei pressi di Guarcino, i ruderi della villa di Calpurnio, i ruderi della torre romana e dell'annesso edificio a Rocca Calamantina, di fronte al fontanile di Prato Lungo, sulla cima.

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MessaggioInviato: Mar Feb 03, 2015 9:40 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Innanzitutto Amilcare ti ringrazio e ti faccio i complimenti per gli studi e le ricerche che conduci.
" lo scorrimento "a pelo" esigeva tragitti lunghissimi tanto che, per fare un esempio, abbiamo trovato e seguito le tracce dell'acquedotto per la villa di Traiano dai pressi della Cimetta. " quando parli della villa di Traiano, parli di quella degli altipiani? Scusami la Cimetta dove si trova? Quest acqua che alimentava la villa di Traiano proveniva da sopra Guarcino?
Premetto Amilcare, io sono nato e vivo a Roma; mia madre è di Arcinazzo e mio padre di Subiaco: conosco bene le mie zone ma quelle confinanti appena.
Ho deciso di iscrivermi a questo sito, poiché sto svolgendo delle ricerche personali su Ponza ( Arcinazzo Romano) e sugli altipiani o meglio l Arcinazzo o meglio ancora l Arx Nartii ( arce o rocca di Narzio) e non potevo esimermi dal non seguire la storia Ernica, perché vuoi o non vuoi le zone oggetto delle mie ricerche hanno avuto permeazioni, influenze e sovrapposizioni Erniche.
Ti chiedo pertanto di avere un po di pazienza se faccio domande imprecise o se sembro non conoscere bene le zone.
Grazie !

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Massimo

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MessaggioInviato: Mer Feb 04, 2015 3:15 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Ciao Amilcare
ho trovato forse il colle Cimetta a cui ti riferivi.
E' questo? quindi tu avresti seguito il percorso dell'acquedotto da qui sino alla villa di Traiano?



cimetta3.jpg
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altipiani di Arcinazzo-colle Cimetta
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cimetta3.jpg



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MessaggioInviato: Mer Feb 04, 2015 6:06 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Quella che tu ha indicato è La Cimetta, facilmente riconoscibile perchè il punto più alto della strada Guarcino-Altipiani.
Per quanto riguarda la seganalazione di Rocca Cardellina, ti ringrazio anche perchè ho notato nelle vicinaze, così come per Rocca Calamantina, l'indicazione di ruderi che penso di non conoscere e che andrebbero almeno cercati.

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MessaggioInviato: Mer Feb 04, 2015 9:25 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Amilcare, hai visto dei ruderi a Rocca Cardellina o ho hai letto da qualche parte, che vi sono dei ruderi a Rocca Cardellina?
Amilcare, per me questo è importante: è il fulcro della mia ultima ricerca/ipotesi.
Attendo con ansia e se hai indicativamente la posizione ti prego di farmela avere!
Grazie

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Massimo

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MessaggioInviato: Gio Feb 05, 2015 7:02 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Ricordo di aver incontrato ruderi nei pressi di Rocca Cardellina durante la ricerca per l'acquedotto, ma, anche se mi ero ripromesso di fare una ulteriore esplorazione non ne ho più avuto l'occasione.
Comunque: nella carta che tu hai postato sono indicati (I ruderi sono indicati con quattro puntini) i seguenti ruderi:
-A 2/3 del rettifilo che scende dalla Cimetta, nei pressi del sentiero che s'apre a destra vicino a q.991;
-Prima del Km35, sentiero a sinistra;
-dopo il Km 35, sentiero a destra, presso q.966 e 1016.
Sarerebbe però indispensabile una escursione proprio sulla cima LA ROCCA.

Ricordo di avere, nella stessa occasione, documentato con i soci dell'A.C. ruderi di un piccolo castello che però non ho pensato di localizzare e non posso dire se si possa riferire a uno dei ruderi indicati.
Cosa che invece ho fatto con Francesco per Rocca Calamentina che è stata, dopo la segnalazione, documentata anche dalla Soprintendenza.

Per la prossima primaver, prima che cresca la nuova vegetazione potremmo organizzare l'escursione.

Amilcare

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MessaggioInviato: Gio Feb 05, 2015 8:44 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Grazie Amilcare!
Sarebbe veramente un piacere fare un sopralluogo con te: ci conto ! Smile
Immagino e spero che tu abbia letto il mio PM che ti ho inviato nel pomeriggio.

Massimo

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MessaggioInviato: Ven Feb 13, 2015 8:07 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Ho letto con piacere della tua visita ad Alatri e del tuo entusiasmo.

E' bella Alatri per chi viene, guarda e va.
Ma Alatri non è solo Acropoli e Cristo nel "labirinto":
Alatri potrebbe essere il Museo aperto, quel poco che resta dell'acquedotto di Betilino Varo, un percorso decente intorno alle bellissime mura esterne, i bellissimi affreschi di San Silvestro e delle chiese extraurbane; potrebe essere i percorsi sotterranei che la attraversano tutta; potrebbe essere...... .
Ma Alatri " è "... ma un ciociaro nel mantello avvolto, grave fischiendo tra la folta barba passa e non guarda..." e il guaio è che aspetta " il professore da Roma.
E vengono i professoroni (scusa lo sfogo) raffazzonano quel poco che hanno letto sulle mura ciclopiche, scoprono di aver scoperto e fanno progetti che nessuno mai realizzerà; organizzano conferenze e seminari e guadagnano un piedistallo in Comune.
Ma nessuno va oltre l'Acropoli e il labirinto.
Per i professori che vengono da Roma e per chi li chiama non esiste nient'altro e allora si possono impunemente occupare le gallerie, si può ignorare che la Portella minaccia di crollare, che un ponte romano, intatto, è quasi del tutto crollato, che scientemente si distrugge quanto emerge di nuovo e quanto già avrebbe dovuto fare parte del nostro patrimonio, si può ignorare, perfino che sono stati asportati i conci del ponte romano e seguitano ad essere asportati quelli dei ruderi medievali.

Forse un giorno un ciociaro guaderà stupito: di tanto che aveva non vedrà che acropoli.

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MessaggioInviato: Ven Feb 13, 2015 10:12 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Io purtroppo tutte queste altre problematiche le ho lette, ma non le conosco approfonditamente.
Una cosa che mi ha lasciato perplesso, è che il museo di Alatri è chiuso per mancanza di personale... almeno cosi mi è stato detto !
Credo sia o immagino per mancanza di fondi ... oppure ?

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MessaggioInviato: Sab Feb 14, 2015 12:13 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

E' arrivato il professore da Roma.

Se ti dico che il nostro museo è stata una creazione della locale sezione dell'Arche Club rischio di annoiare tanti ernicotti per quante volte l'ho ripetuto. Lo stesso se ti dico che grazie a noi, il nostro manomesso e bistrattato museo civico avrebbe potuto diventare MUSEO NAZIONALE CON ANNESSO LABORATORIO DI RESTAURO con un minimo di interessamento dell'amministrazione comunale (1986) e che per il tempo durante il quale lo abbiamo gestito, grazie anche alla nostra partecipazione agli scavi di Fregellae, il nostro museo era visitato e considerato da studenti e professori archeologi di tutto il mondo.
Ma...La politica è politica ed eccoti IL PROFESSORE CHE VIENE DA ROMA.
Il primo
Questo ti scopre che il museo civico di Alatri è abilitato ad esporre soltanto le epigrafi, i reperti preistorici e protostorici e curare una sezione antropologica.
Di conseguenza fa scomparire pannelli e materiale esposti compresi la carta archeologica e tutti i reperti che precedevano l'età romana e per tre anni il museo veniva aperto forse il sabato, forse la domenica, spesso soltanto per mostre che non avevano niente a che fare con un museo.
Per quanto riguarda il resto e l'epigrafia, basta dire che ho avuto difficoltà per ottenere che il Prof, H. Solin, epigrafista finlandese di fama mondiale che aveva avuto l'incarico di aggiornare il C.I.L. redatto a suo tempo dal Momsen e da me invitato per una nuova iscrizione trovata, potesse studiare le iscrizioni latine che avrebbero dovuto essere esposte.
Intanto nella nostra sede si accumulava il materiale frutto delle nostre ricerche.
Il SECONDO professore venuto da Roma, accetta che il materiale in giacenza nella nostra sede, venga trasportato nei locali del museo ed è tanto interessato da richiedere tutto il materiale fotografico che lo riguarda.
Finalmente!. MA...con i motivi più astrusi, non ha mai inventariato il materiale nè rilasciato ricevuta.
Per quanto riguarda la documentazione fotografica, basta dire che non la abbiamo mai visionata perchè quasi mai presente e quando presente impegnato e ne sono rientrato in possesso dopo reiterate e risentite proteste.
Mi è stato riferito e stenterei a crederci che nel frattempo le esibiva come sue e aveva scoperto di avere scoperto.

Il terzo, l'attuale, merita un capitolo a parte, se non ti annoio-

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MessaggioInviato: Lun Feb 16, 2015 12:20 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Amilcare quello che mi scrivi è disarmante. Io pensavo che il museo fosse chiuso per possibili/probabili motivi economici.
Deprimente è stato subire questo atteggiamento predatorio e ancor di più, è il pensiero che magari questo materiale giaccia in uno scantinato non valorizzato.
Il punto delle responsabilità delle amministrazioni passate lo tralascio, poichè l'atavica miopia non merita considerazione ! Sad

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MessaggioInviato: Lun Feb 16, 2015 7:25 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

()NON è QUESTIONE DI SOLDI e posso garantirlo, però, soltanto per quello attuale perché mi sono informato: è stipendiato e presumo secondo i parametri.)

Finalmente c'è un vero archeologo per il nostro museo. E' di Alatri e mi cerca per la sistemazione del materiale.
Sono i primi mei del 2003 e sono ricoverato in ospedale. finalmente sono dimesso e lo cerco. Mi si dice... c'è, non c'è...
Intanto un ufficiale della Finanza oriundo di Alatri, apre nel museo una mostra nella quale sono raccolti i reperti di ignota provenienza trafugati e recuperati dal suo nucleo.
All'inaugurazione un signore sconosciuto dopo un forbito discorso di circostanza, con aria autoritaria, però, farfuglia qualcosa sui reperti.
"CHI E'" E ce lo lo chiediamo tutti quelli che si aspettavano il direttore alatrese e farfuglia pure chi potrebbe e dovrebbe rispondere.
Per farla breve era arrivato il TERZO PROFESSORE DA ROMA.

L'ATTUALE(? E si! Perché mi è stato detto che era decaduto.)

Finalmente la nuova amministrazione, quella precedente all'attuale, sembra interessata alla gestione del patrimonio archeologico del territorio e mi convoca come presidente della locale sezione dell'A.C.d'Italia.
Si stabilisce che il problema prioritario riguarda i reperti giacenti presso il locale museo civico e d'accordo con il nuovo direttore si programmano la ricerca, l'inventario e una regolare apertura: per il personale si ci avvarrà
dei Socialmente Utili" in carico al comune e che avevano partecipato ad un progetto di ricerca sul territorio programmato e gestito dalla locale sede A.C. d'Italia.
Per l'apertura nessun impedimento: in pochissimi giorni vengono mosse e rimosse e rimosse le iscrizioni, unici reperti disponibili, fatte, rifatte e rifatte le didascalie e riempiti gli spazi con ogni genere di cartelloni.
IL PROFESSORE VENUTO DA ROMA imperava: tutto solo, non servono collaborazioni in questa fase.
Fanno notare che ci sono errori nelle didascalie e nei cartelloni, si risponde che non c'è problema perché la gente è difficile che se ne accorga
Si fa ancora notare che forse ... e che comunque tra i compiti del museo ci dovrebbe essere quello didascalico.

Per l'inventario: al prossimo numero.

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MessaggioInviato: Mar Feb 17, 2015 11:13 am    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

"Fanno notare che ci sono errori nelle didascalie e nei cartelloni, si risponde che non c'è problema perché la gente è difficile che se ne accorga
Si fa ancora notare che forse ... e che comunque tra i compiti del museo ci dovrebbe essere quello didascalico. "

...e di educare/informare correttamente i fruitori - aggiungerei io !

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Massimo

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MessaggioInviato: Sab Feb 21, 2015 11:05 am    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Finalmente il museo è aperto tutti i giorni!

Restano esposti, però, soltanto i reperti recuperati dalla Finanza e le iscrizioni.
Per quelli esposti precedentemente, compresi quelli frutto della ricerca dell'A.C., bisogna aspettare le nuove bacheche.
Intanto si potrebbero visionare i reperti nel magazzino.

Finalmente IL PROFESSORE CHE VIENE DA ROMA si degna di accettare un appuntamento:
E' uno scempio: cassette ammucchiate alla rinfusa, elenchi e documentazione scomparsi...
Faccio presente che, il materiale andrebbe per lo meno riordinato secondo il luogo d'origine e mi metto a disposizione dicendo che soltanto io sarei in grado di farlo.
EEEEEEEEEEEEEEEEEEE
Finalmente IL PROFESSORE CHE VIENE DA ROMA, invitato dall'assessore, concede un appuntamento per iniziare l'inventario.....è il primo.
Non viene!... e non viene, non viene e non viene una infinità di volte, inutili le mie rimostranze, e passano gli anni.
Quello che non riesco a capire e nessuno sa spiegarmi, è il perché il direttore del museo, regolarmente stipendiato, non solo manchi agli appuntamenti dati, ma che, addirittura non risulti mai presente.

Segue.

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MessaggioInviato: Mar Feb 24, 2015 2:23 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

buongiorno
continuando a ricercare su mappe, foto etc, per preparare un sopralluogo alla Cimetta e dintorni mi sono imbattuto in un piccolo particolare.
Certo è che Google Earth non sia il massimo della risoluzione, ma controllando le ortofoto sul Geoportale Nazionale
http://www.pcn.minambiente.it/viewer/
non è che si veda meglio.
in allegato una panoramica ed un dettaglio:
qualcuno di voi ne sa qualcosa di questa formazione rocciosa con questa interessante forma rettangolare?
Tra l'altro sembra esser quasi,dico quasi, allineata all Arco.
Si trova a quota 1000 mt circa al traverso sinistro del colle del Colle Obaco ed a destra del sentiero 692C che dall'Arco di Trevi va verso il Fontanile di Capo d Acqua.



particolare_roccia.jpg
 Description:
particolare formazione
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particolare_roccia.jpg



panoramica.jpg
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panoramica sat
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panoramica.jpg



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