Forum dei "Monti Ernici"

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cortomaltese
Amico della Montagna
Amico della Montagna


Registrato: 30/10/06 06:59
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MessaggioInviato: Lun Ott 30, 2006 7:02 am    Oggetto: parco Condividi su Facebook Rispondi citando

Eccomi fuori dalla Jungla!



Ho controllato il sito anche qualche giorno fa ma non ho avuto modo e tempo per rispondere.

Ci sarebbero molte cose di cui parlare e non so se sia giusto porle tutte in un unico post.

Porro’ solamente tre punti.

Le querce, come dice l’enciclopedia e’ il nome del genere “quercus” al cui interno ci sono numerose specie. Giusto!

Il cerro NON e’ una specie di Faggeta....ah France ma su quale enciclopedia hai preso qusto definizione! Very Happy (scherzo)...comunque per essere chiari, quando si va al circeo tutta la foresta dal Circeo e’ Cerro il bosco di Foglino (tra Anzio e Latina) e’ Cerro, Castel porziano e’ cerro. Dopo Subiaco abbiamo Cerreto Laziale (mi pare)......insomma il cerro va dal mare, o da dove la falda freatica consente una forte umidita’ fino alla fascia alta collinare o sub montana (se vogliamo essere logorroici e tecnici).



Secondo

Non pensavo ci fossero persone che avessero in mente di fare una ferrata sulla Rotonaria, essendo ciociaro e conoscendo i ciociari non sono favorele, anzi sono categoricamente contrario.

Non si puo’ dire “secondo me non darebbe (la ferrata) fastidio alle aquile” ne siamo sicuri?, in base a cosa diciamo cio’? deriva da una sensazione, lo si dice “a naso”, ma nulla di provato.

Io lavoro presso l’universita’ in Gottingen, in Germana, ed e’ abbastanza facile bere una birra ai tavolini, nei bar al centro della citta’, ed avere una poiana che vi volteggia sulla testa! Vi e’ mai capitato una cosa del genere ad Alatri o Veroli...azzardo Frosinone?

Cio’ vuol dire che le aquile della Rotonaria, all’oggi, subiscono un disturbo di varia natura nella distanza che va dal nido fino ad Alatri (lo so che ho parlato di poiane, ma l’esempio calza lo stesso) per cui evitiamo di disturbare la sorgente cioe’ il nido.

Tutto cio’ per che cosa? per poche persone che vorrebbero arrampicarsi..... “per il piacere della montagna”. Mi dispiace ragazzi cosi come sono favolerevole alla chiusura della strada per prato di Campoli (modello Camosciara) sono altresi convinto che alcune zone, siano esse pareti siano esse aree forestate o prative, debbano rimaere intatte e che NESSUNO vi possa accedere.

Se le aquile se ne vanno non e’ detto che tornino facilmente, se le si vuole bene veramente si appezza la montagna semplicemente contemplandola, o nel saper dire di no nel salire su una vetta quando non ce la facciamo piu’ ( evitando inutili rischi) o magari perche’ ci sono motivi precisi per cui all’oggi non ci si puo’ andare, alle volte si deve dire di no.



La lontananza mi ha distrato dal dibattito sul parco, voi dite che su ciociaria c’e’ un dibattito, a rilento, sul parco; non mi meraviglia che siano contrari, ma se si prende l’esempio dei Simbruini e’ normale che le cose negative da mostrare sono molte!!

Che il parco debba essere una strumento per portare miglioramento alla comunita’ locale, nuovi posti di lavoro che vadano dal ristorante alla guida ambientale fino alla produzione agricola locale, ma spesso, queste parole sono state dette e poi sono perse lungo la strada.

Ovviamente la questione e’ politica e non mi voglio dilungare su questo. Il parco porta indubbiamente delle limitazioni, tutto in una visione a lungo termine che e’ difficile far passare sopratutto quando la politica e mentalita e’ sempre del “tutto e subito”.



Faccio un esempio che e’ abbastanza calzante, se ne discusse a Cambrisge lo scorso marzo in un congresso di Ecologia.



La deforestazione e’ un problema politico (cosi come l’abusivismo edilizio da noi, magari c’e’ anche una pensiero incancrenito sul modello espansivo senza regole), ci sara’ deforestazione finche’ ci sara foresta e finche’ non si prenderanno misure dragoniane nella protezione della natura che significa anche protezione delle citta’ e del terreno coltivato.

Pochissime amministrazioni di governo voranno fare una politica del genere, si perdono voti! Bene la domanda era “che cosa possono fare i botanici o gli ecologi in genere per evitare la deforestazione?”

Primo continuare a studiare la foresta e l’ecologia della stessa.

Ovviamente nessuno a detto “entriamo in politica”, per il semplice motivo che questo e’ il mio lavoro il politico lo faccia chi voglia fare il politico, scusate ma non e’ snobbismo.

Il punto finale, in sostanza, “con la conoscenza della foresta e della sua ecologia, con lo studio e la comprensione di quanta biodiversita’ perdiamo ogni giorni, potremmo essere in grado di dire attenzione la situazione peggiora di giorno in giorno, e far sentire cio’ all’opinione pubblica non soltanto con il grido singolo del semplice scienziato ma facendo un “fronte unico” che si chiama movimento ambietalista”.



E qui lo immagino che tocco un nervo scoperto, perche’ in Italia il mondo ambientalista non viene visto di buon occhio nel mondo accademico per cui non avremo mai un professore di zoologia che fara una campagna pro parco insieme al wwf.

Io ho lavorato per due anni in Inghilterra ed il mio professore collaborava con il wwf international e l’universita’ della citta’ vicina aveva un laboratorio di analisi chimiche gestito da greenpeace.

Buona parte dei docenti di ecologia Britannici si appoggiano a qualche associazione amabietalista, principalemte: wwf, greenpeace, friend of earth (gli amici della terra) questa in UK e’ molto potente, e poi ad una associazione nazionale che corrisponde alla nostra LIPU.

Perche’ cio’ non avviene in Italia? Perche’ le Associazioni ambientaliste non vengono prese in considerazione seriamente? Be la risposta e’ questo atteggiamento e’ che se lo sono cercato dopo 15 anni di campagne che hanno solamente portato discredito alla loro immagine.

Questo purtroppo e’ vero, ma e’ vero anche, che l’impiegato che sente parlare del parco poi alla fine dice “si ma quelli del wwf dicono che il parco va bene e che serve”; cioe’ nonostante il discredito le persone che non ne sono al di dentro vedono queste come riferimento nella causa ambientale.

Questo e’ un forum di dibattito ma ci sono anche un decina di persone che sono attive almeno per andare in montagna, perche’ non cercare di essere attivi anche nel campo, magari cercando di impegnarsi con le varie associazioni o se ci sono comitati (o anche il cai, visto che qualcuno diceva che i soci sono tutti vecchi) e portare la propria visione?

L’azione individuale all’interno di una bella cassa di risonaza fa molto piu’ eco che non urlare nel deserto; questo sito, ad esempio, non e’ un grido nel deserto ma credo che si dovrebbe fare un passo successivo ognuno per quello che puo’.

Prima di trasferirmi a Roma per andare all’universita’ io collaboravo con il wwf di Alatri, insomma con Walter Culicelli, ed ho lavorato per lungo tempo nel giardino botanico flora ernica, insomma non e’ nulla non ha cambiato la testa a nessuno( ma non e’ detto) ma e’ un segno, che sta li che ora resiste grazie ai nuovi soci a Mauro e gli altri.



Scusate ma non volevo essere polemico ma mi piacerebbero che le associazioni delle nostre parti abbiano piu’ luce e credo sia il tempo che ne prendano le redini nuove persone, forse i vecchi non lascano perche’ non c’e’ il ricambio!



Luca giustamente scrive



La sola possibilità di ribaltare questa situazione sfavorevole e disperante è continuare a diffondere il più possibile il nostro messaggio, magari anche tramite una raccolta firme pro-parco tramite il sito, a cui spero seguirebbero la formazione di comitati cittadini favorevoli all'area protetta. Un passo importante sarebbe anche coinvolgere gli intellettuali dei vari paesi e città. Vi faccio un esempio: è di questi giorni la notizia che il Comune di Viterbo ha rinunciato ad una mega-lottizzazione in un'area di grande valore ambientale e archeologico a ridosso dell'area urbana, l'Arcionello. Ora essa verrà dichiarata parco suburbano, e ciò non per uilluminazione improvvisa degli amministratori, ma grazie alla strenua, costante ed indomita lotta portata avanti per alcuni anni da un pugno di viterbesi, che all'inizio tutti ritenevano matti, ma che poi hanno saputo coinvolgere sempre più cittadini.



Esattamente sono sempre un pugno di persone che poi pian piano fanno capire i perche’ e le ragioni di scegliere una certa via.





Come diceva Gaber “....La liberta’ non e’ uno spazio libero

Liberta’ e’ partecipazione....”





P.S. i miei sono riusciti a raccogliere quasi due sacchi di ghiande a Trisulti. Grandi i miei vecchi!
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Francesco
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MessaggioInviato: Lun Ott 30, 2006 11:59 am    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Ciao Corto, ben ritrovato dalla Jungla!!!



Una precisazione. Nel mio messaggio non ho detto che "Il cerro e’ una specie di Faggeta" ma che il cerro, come tutte le "Querce" appartiene alla famiglia delle Fagacee....Informazione tratta dal Dizionario Enciclopedico Italiano (Treccani).



Per quanto riguarda l'installazione di una "ferrata" sulla rotonaria ribadisco che il tratto interessato, se non ricordo male, riguarderebbe circa 2/3 metri di parete.

Non credo che solo per tale "ferrata" l'itinerario attirerebbe frotte di escursionisti...

Ricordo poi che le aquile, ormai da diversi anni, hanno deciso di costruire il nido altrove e che tali uccelli, saltuariamente, cambiano sito per la costruzione del nido. Vi assicuro che un eventuale motivo di disturbo per il "vecchio" nido avrebbe potuto essere rappresentato dalla vicinanza con la Certosa di Trisulti ed il suo circondario in senso lato e non da quella decina di escursionisti "motivati" impegnati nella "via delle creste di sinistra".

Il nido attuale, poi, è decisamente più " a rischio" di quello precedente. Nonostante tutto è ormai da qualche anno che insistono nel rinnovarlo...



Sai, poi, Corto, non c'è bisogno di andare in Germania per veder volteggiare uccelli rapaci. Molto frequenti sono gli avvistamenti a Roma (tanto per fare un esempio) e che dire poi dei vari passeriformi all'interno dei Mac Donald's delle grandi città!!!! C'è quasi da scacciarli!!!

Stessi passeriformi che nel "loro ambiente naturale" volano appena "disturbati" dall'uomo...

Questo per dire che gli animali selvatici si "urbanizzano" ovunque, naturale evoluzione dettata dall'istinto di sopravvivenza della specie che li porta a convivere con l'uomo sfruttandone i vantaggi e, purtroppo, pagandone anche il prezzo.

Attenzione, però', non vorrei essere frainteso. Stiamo parlando dell'aquila reale, uccello rapace che ben merita un'attenzione particolare e per il quale vale decisamente la pena "sterilizzare" quanto meno l'area interessata dal nido...



Effettivamente hai ragione, c'è un apparente immotivato distacco tra il mondo scientifico e le varie associazioni ambientalistiche.

Io ritengo che ciò sia dovuto anche alla strumentalizzazione più o meno politica delle stesse ed alla temporaneità di molti degli associati i quali non vedono nell'associazione un impegno serio e duraturo quanto una moda passeggera e superficiale. Dai, parliamoci chiaro, i nomi sono sempre gli stessi....



Non c'è un vero dibattito mediatico sul tema parco dei Monti Ernici/Appennino ma soltanto qualche articolo sparso, guarda caso, sempre contrario all'istituzione di un'area protetta...

Interessante e profondo in proposito l'intervento di Luca Bellincioni nell'altro agromento il quale, come te, portando ad esempio i "fatti" di Viterbo" auspica un approccio simile anche per le nostre montagne.

Con le dovute diversificazioni e differenti difficoltà. Per Viterbo è stata interessata la popolazione (nemmeno poi tanta) di quella città soltanto. Nel nostro caso dovrebbe essere interessata la popolazione di più città e di un'altra regione, ciascuna con problematiche, interessi ed obiezioni differenti!!! Credo che sia decisamente più dura...

Ben venga comunque l'input tramite questo sito.. almeno provarci non costa nulla...





Due sacchi di ghiande... Veramente grandi i tuoi" A quando il "polmone verde" della Ciociaria"? Wink



Saluti.

Francesco
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Aquila
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MessaggioInviato: Mar Ott 31, 2006 7:01 pm    Oggetto: sono d'accordo Condividi su Facebook Rispondi citando

Ciao a tutti e complimenti per il forum . Sono d'accordo con Francesco riguardo alla ferrata , non sono quei 2 o 3 metri a influire [/code][/u][/b]
_________________
Ciao
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Francesco
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MessaggioInviato: Mer Nov 01, 2006 2:46 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Ciao Aquila, benvenuto su questo sito.



Grazie per i complimenti, sempre ben graditi Wink



Purtroppo, come ormai vi sarete accorti un pò tutti, in considerazione del veramente elevato numero di messaggi spam sul Forum, siamo stati costretti a limitarne l'intervento attivo soltanto ai registrati. Crying or Very sad



Vedremo in futuro...



Per quanto riguarda la "ferrata" vedrai quanti "attacchi" riceveremo... Wink



Saluti.

Francesco
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Francesco
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MessaggioInviato: Mer Nov 01, 2006 3:10 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Salve a tutti.



Leggevo proprio oggi sul quotidiano locale "La Provincia" la competentissima risposta di Walter Culicelli alle dichiarazioni contrarie dei sindaci interessati al Parco dei Monti Ernici.

Walter Culicelli ribatte punto per punto alle contestazioni al progetto chiudendo il comunicato con l'invito agli interessati di guardare non solo gli esempi negativi (a dire il vero più unici che rari!) ma anche e soprattuto a quelli positivi.... E ce ne sarebbero...



Saluti.

Francesco
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Andrea Mizzoni
I Monti Ernici; la mia passione
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Registrato: 23/08/06 11:30
Messaggi: 105
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MessaggioInviato: Mer Nov 01, 2006 8:53 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Ciao Francesco,

senti, volevo farti una proposta che penso risultera' gradita a tutti gli utenti del forum. Se ti e' possibile, potresti pubblicare su un apposito thread del forum gli articoli di nostro interesse apparsi sui quotidiani?Faresti cosa assai gradita ai ciociari (come me) ormai costretti a godere della propria terra assai saltuariamente; inoltre sarebbe un ottimo archivio per monitorare gli sviluppi della vicenda. Capisco che non e' un lavoro facile pero' chiedertelo mi sembrava giusto. Vorrei proprio sapere quale erano i punti "oscuri" sollevati dai vari sindaci e come Walter li ha opportunamente messi a tacere...un'ultima cosa, non conosco la giurisprudenza pertanto provo a lanciare una provocazione: e' possibile effettuare una raccolta di firme "virtuali" tramite web? L'idea mi e' venuta in quanto molte compagnie telefoniche fanno "firmare" contratti tramite telefono registrando la voce di chi sottoscrive il contratto, qualcosa di simile e' applicabile per la nostra battaglia?Grazie, buona serata.

_________________
...evitando di far come Costanzo...
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Luca Bellincioni
I Monti Ernici; la mia passione
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MessaggioInviato: Mer Nov 01, 2006 10:59 pm    Oggetto: parco Condividi su Facebook Rispondi citando

Sul discorso degli esempi positivi dei parchi, è verò, i sindaci di solito si attaccano al fatto che in molte aree i parchi non hanno portato quello sviluppo economico che ci si aspettava. A tal riguardo vorrei fare tre considerazioni:

-Innanzitutto, non sempre lo sviluppo sostenibile dà frutti nel breve termine;

-In secondo luogo, tutelare l'ambiente è un dovere che va al di là dei vantaggi economici, poiché l'ambiente è un patrimonio della collettività e come tale va consegnato alle generazioni future: del resto, fino a prova contraria noi esseri umani beviamo acqua che nasce da sorgenti site in aree naturali, mangiamo cibo prodotto sui campi, respiriamo aria il cui contenuto d'ossigeno è prodotto da alberi e piante; inoltre, la difesa dell'ambiente e del paesaggio è sancita dall'art. 9 dalla Costituzione italiana, che recita: "La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione".

-In terzo luogo, per sperare di avere vantaggi economici nel breve termine, occorre fare una seria politica di marketing territoriale, con documentari tv, mostre fotografiche, eventi, ecc..., cosa che quasi sempre è mancata nei parchi del Lazio meridionale, come i Simbruini e gli Aurunci; di solito i sindaci dei comuni interessati territorialmente dalle aree protette, non hanno mai fatto nulla di concreto per farle funzionare al meglio, ma anzi solitamente le hanno addirittura osteggiate. Guardiamo ad esempio lo SCANDALO ignominioso e vomitoso del Lago di Canterno, riserva naturale sulla carta ma nei fatti da anni una discarica a cielo aperto, nel silenzio di tutti. Per fare il salto di qualità e divenire un vero volano economico, un parco non deve essere inteso (qual'è invece in Ciociaria e non solo) semplicemente come un'"area verde attrezzata" per fare i pic-nic la domenica e i festivi, ma divenire un attrattore turistico a livello interregionale e nazionale, sulla base della promozione delle sue valenze storiche, artistiche, culturali, artigianali, enogastronomiche, ambientali e paesaggistiche, come è stato fatto per i Sibillini, la Majella, il Casentino o lo stesso Parco d'Abbruzzo (versante abbruzzese), tutte zone in cui i parchi hanno davvero costituito un (enorme) fattore di crescita.

Ma queste considerazioni i nostri sindaci da quattro soldi non le fanno mai.

Meglio dire solo calunnie e verità parziali; meglio favorire il fratello costruttore, lo zio industriale, l'amico cacciatore o il padre pescatore... e tutta la marmaglia che gli ha dato il voto, in cambio di squallidi favori personali.

Luca
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MessaggioInviato: Gio Nov 02, 2006 10:18 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Ciao Andrea, non mi chiedi poco....



Io non ho una "rassegna stampa" ed il reperimento di tutti gli articoli aventi per oggetto i Monti Ernici mi risulterebbe alquanto ostico...



Comunque è un idea e perchè no, anche come "archivio", certamente pubblicherò tutti gli articoli che mi capiteranno. Riuscissi, tanto per cominciare, a reperire il botta/risposta sindaco di lAatri/Walter Culicelli...

Ehi, non cercate di "svignarvela", confido nell'aiuto di tutti...



Per quanto riguarda la raccolta firme "virtuale" come anche prospettato da Luca Bellincioni, cercherò il modo di farla.

Vi dico subito, però, che non mi trovate ottimista sull'iniziativa. Sondaggio proposto da joe in "Scatti d'autore" sui presenti o meno in occasione dell'anniversario dell'installazine della croce di ferro sul Monte Rotonaria docet!!!

Non so, il rischio di farci un clamoroso autogol è ragionevolmente alto!

Un conto sono infatti i visitatori (lusingamente numerosi) un altro quelli attivi e propositivi (desolatamente pochi!!!)

Vedremo...



Sono d'accordo con quanto affermato da Luca. La salvaguardia del terrritorio dovrebbe essere cosa prioritaria a prescindere da tutto e da tutti. Dovrebbe esulare da quel riscontro immediato in senso lato che invece è il motivo ed il motore di ogni iniziativa, soprattutto quando il promotore è la politica....

E' quel dovrebbe che stona...

e, allo stato attuale, sappiamo bene che se il parco non prospetta vantaggi economici diretti difficilmente riusciremo a vincere tutte quelle resistenze in atto...



Saluti.

Francesco
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