Forum dei "Monti Ernici"

[Amilcare]

"Capigli, capigliacci,

si gli-arr'porti, ci-arr'facci"



Amilcare

[Caterina]

EHHH?!?!



stavolta è difficile



allora, provo a dare una spiegazione..



"capelli, capellacci, se li riporti (ci rifai?)"



..il problema è che non capisco l'applicazione: in questa mia versione arrangiata, sembra che sia riferito a chi ha il riporto con i capelli e che quando tira vento si scompigliano, per cui se li riporta (sulla testa pelata) e tira ancora vento, sicuramente si riscompiglieranno...



e così potrebbe essere riferita a qualcosa che si continua a fare inutilmente, senza rimedio....





ma non ne sono così sicura....

[Francesco]

Questa volta non tento nemmeno..

Non ne capisco proprio il senso e l'interpretazione di Caterina non mi aiuta come invece accaduto altre volte .....

[Amilcare]

Ah ah, ah.....che ridere!

Sei tanto lontana che per dare qualche indicazione, traduco:



"Capello, capellaccio, se (me) lo riporti, ci rifaccio (lo scambio)"



e.................Immagina la scenetta.



Amilcare

[Francesco]

Niente da fare, non riesco proprio a decifrare questo detto, nemmeno con quest'ultimo aiuto....

[Caterina]

mamma mia, stavolta sono tentata di arrendermi...

mi sembra qualcosa riferito a un barbiere/parrucchiere!

[Amilcare]

No!



E' un detto che ci riporta ai tempi del baratto ed era ancora molto in voga quando io, nel passato millennio, era ancora bambino; ma, ti assicuro che funzionava ancora, tra i bambini ai quali insegnavo, il secolo scorso.

Aggiungo che le parole erano accompagnate da un gesto.





E allora....?



Riprova! Amilcare

[Caterina]

allora: arrivo alla mia conclusione, dopodichè mi arrendo:

premetto che ho già consultato nonna Lucia e mamma, ma non hanno idea di cosa si tratta...

per cui, pensando al gesto che potrebbe verificarsi dico che

se qualcuno aveva dato qualcosa a qualcun'altro e poi se n'è pentito,

portava le mani tra i capelli, (come quando qualcuno è fortemente dubbioso e si gratta "la capa") e poi dicendo la frase cercando di farsi ridare l'oggetto e scambiarlo con un altro...



si potrebbe anche applicare al gioco delle carte... tipo che qualcuno ha gettato una carta che l'altro s'è preso e quindi, deelusi, si diceva questa frase per cambiare l'esito della giocata...



come vedete la mia fantasia vaga nel vuoto, ma sinceramente non ho altre idee

[Amilcare]

Fuochino!



Approfondisci la prima versione.



La scenetta, infatti, prevede una controparte e c'è un capello che vola.



Amilcare

[Caterina]

cerco di dare l'ultima versione, mi sto scervellando!!!

allora, secondo me è una frase detta a qualcuno che raccoglieva il cappello che avevi perso, invitandolo a scambiarlo con qualcos'altro, in ricompensa del favore di riportartelo...

...sono vicino?

[Amilcare]

Ti sei allontabnata.



Mettiamco che qualcuno ha fatto uno scambio con un altro che magari, poi, se ne sarebbe pentito.



Allora: Capigli, capigliacci,

si gli-arroporti, ci-arrifacci.



Amilcare.

[Caterina]

mi arrendooooooooooooooooooooooooo!!!!!!

[Amilcare]

Mi dispiace! C'eri quasi arrivata.



Ho accennato al baratto e al capello che vola...



Quando, bambini, ma una volta anche tra gli adulti, si facevano scambi di oggetti, quello che riteneva di aver fatto uin affare, per paura che l'altro ci ripensasse, si strappava un capello e soffiandolo, recitava la formula.



-Una variante:"Capigli, capigliacci si gli-arr'porti, la r-facci", riguardava due bambini che avevano bisticciato tra loro.

Quello che si riteneva offeso, faceva il gesto e recitava la formula e da quel momento non "si sarebbero più parlati".

Passato il tempo, l'altro poteva raggiungerlo e strappandosi un capello, domandare:

"E'questo?"

Quando il primo accettava, era pace fatta.



Amilcare

[Caterina]

non sarei mai riuscita a dare questa versione...

che sorpresa sapere che esistevano delle formule simili!!!

chissà quante altre se ne dicevano e si sono perse col tempo......