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San Quinziano

 
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MessaggioInviato: Dom Gen 02, 2022 5:23 pm    Oggetto: San Quinziano Condividi su Facebook Rispondi citando

La lettera


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L'ultima modifica di Amilcare il Lun Apr 11, 2022 10:39 am, modificato 3 volte
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MessaggioInviato: Lun Gen 03, 2022 6:42 pm    Oggetto: San Quinziano Tomba Condividi su Facebook Rispondi citando

SAN QUINZIANO
Secondo una antica tradizione orale e letteraria, San Quinziano è stato un martire locale ed era tanto famoso che San Benedetto, nel suo trasferimento verso Montecassino, sarebbe passato ad Alatri per pregare sulla sua tomba che, secondo la tradizione, si sarebbe trovata in una zona alle falde di Monte San Pietro e che, proprio per questa presenza, dava il nome alla contrada.
Questa comprende le localià che vanno tra le contrade "La Donna" e il "Porpuro" ed è ora conosciuta come "Chiappitto", nome di incerta origine, forse un soprannome come il vicino "Squarcione" che, a sua volta, era subentrato "Alle Prata" nome che indicava soltanto una zona limitarta, vincolata, destinata al pascolo e che, per la presenza di una piccola sorgente era tappa per le transumanze.
Sempre nella contrada, esisteva la chiesa dedicata a San Quinziano che, insieme ad altre chiese extraurbane, è menzionata nell'elenco di quelle che dal 1328 al 1335 pagavano le decima e sono scomparse come, per esempio, Santa Lucia della quale, secondo una tradizione locale, rimangono soltanto pietre sparse all'intero di un piccolo querceto in contrada La Fiura.
Nessuno, invece, ricordava il sito della chiesa di San Quinziano della quale, per la rovina del manufatto, l'abbandono e il rinselvatichimento del luogo, se ne era persa ogni traccia e nessuno mai se ne era posto il problema.
Però, tutti gli autori di storia locale sono concordi nel ricordare che nella zona compresa tra le falde di Monte San Pietro e la chiesa della Donna, da sempre, in occasione di scavi, sono state trovate tombe con corredi più o meno ricchi, che vanno dall'epoca antica alla medioevale ed oltre.
Da qui le ricerche che hanno portato alla scoperta di una piccola zona che per gli abitanti del luogo conservava il toponimo "San Quinziano"


L'ultima modifica di Amilcare il Ven Mar 11, 2022 7:48 pm, modificato 5 volte
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Francesco
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MessaggioInviato: Lun Gen 03, 2022 8:07 pm    Oggetto: San Quinziano, Alatri Condividi su Facebook Rispondi citando

Interessantissimo... Shocked Shocked Shocked

Saluti
Francesco

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MessaggioInviato: Dom Gen 30, 2022 8:12 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Intorno ai primi anni sessanta del novecento, mi è capitato di incontrare una signora che, sulla base di una antica tradizione ancora viva, ci indicava il posto dove si sarebbe trovata una grotta che, cosa confermata da altri anziani, sarebbe stata una galleria per la quale si sarebbe raggiunto un convento di suore che si trovava dove ora si trovano I Cappuccini e che sarebbe stata rovinata, e chiusa, prima per la costruzione della ferrovia.
I più anziani, inoltre ricordavano il rudere che sarebbe stato della chiesa che però non sapevano localizzare per lo scombussolamento subito dalla zona per i lavori della strada e della ferrovia e successivamente, per l'edilizia.
Su tali testimonianze, sono seguiti vari anni di ricerche, difficoltose per la rigogliosa vegetazione spontanea, nel corso delle quali sono stati trovati i viottoli abbandonati che raccordavano la strada per Guarcino alla strada di fondovalle la quale attraversava tutta la contrada e conducevano alle sue varie località e, a fianco di uno di questi, un cippo parallelepipedo in pietra locale che sembrava fosse rimasto in loco.

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L'ultima modifica di Amilcare il Mar Mar 14, 2023 5:30 pm, modificato 3 volte
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MessaggioInviato: Sab Mar 12, 2022 4:28 pm    Oggetto: San Quinziano - Tomba Condividi su Facebook Rispondi citando

Quando, nella zona, cominciarono i lavori di scavo per le fondamenta delle abitazioni, si diceva fossero stati trovati indizi sicuri di opere antiche che non è stato possibile vedere e quando cominciarono i lavori per la sistemazione della strada di fondovalle fu scavata dalla ruspa ed ho visto, senza potermi avvicinare, una gran quantità di frammenti di tegoloni, che, a parer mio, data la vicinanza delle tombe trovate e già ricordate, potrebbero essere stati usati per le tombe alla cappuccina.
Dalle prime indagini, abbiamo rilevato che, stando alla a quanto riferito nella lettera, la zona di ricerca era molto ampia e ricca di presenze archeologiche alcune delle quali già scoperte in occasione dei saggi compiuti per ritrovare il tracciato dell'antico acquedotto citato tra le opere di B.Varo e che sono state completamente ignorate dai responsabili comunali e snobbate dagli organi preposti, ma che, al tempo, richiamarono l'attenzione di insigni studiosi italiani e stranieri.

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MessaggioInviato: Mar Mar 14, 2023 4:19 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Finalmente, grazie alla lettera di risposta del camerlengo Card. Cappa, la contrada "San Quinziano" diventa una realtà geografica e la chiesa la cui esistenza era nota soltanto per essere stata menzionata nelle decime dovute alla diocesi, trova punti di riferimento.
Ho già scritto che tutta la zona, grazie alla presenza di usi civici per le esigenze della transumanza, era rimasta inalterata ed era compresa tra l'antica strada, che a mezza costa, attraversa Monte Secco e quella che, sul versante sud attraversa(va) Colleprata ed era attraversata dalla Tiburtina che scesa dalle Pentime, alla fine, incrociava quella sul versante di Colleprata e saliva, a sinistra, per la Donna e a destra proseguiva per Porta San Francesco.

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MessaggioInviato: Mer Mar 15, 2023 7:17 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

L'unico dato certo è che la chiesa esisteva e si trovava nell'ambito della contrada alla quale dava il nome, basterebbe, quindi, approfondire l'indagine per la ricerca di eventuali reperti.
Ma... scusate la battuta: Sarebbe come "cercare Maria per Roma"
Infatti: In tutta la zona dalla cima di Montesecco alla Donna, da sempre, in occasione di lavori che prevedevano movimenti di terra sono state trovate le cose antiche che stuzzicavano la fantasia del trovatore e davano spunti agli storici locali di formulare nuove ipotesi e ne hanno dato notizia.
Questo fino a quando sono cominciate le indagini per la ricerca del tracciato dell'acquedotto di B.Varo che dopo le arcate per scavalcare il Cosa, da un punto imprecisato della costa di Montesecco, attraversava il fondovalle in direzione del "Lacum ad Portam".

Amilcare (segue)


L'ultima modifica di Amilcare il Sab Mar 18, 2023 4:11 pm, modificato 1 volta
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MessaggioInviato: Gio Mar 16, 2023 8:11 pm    Oggetto: San Quinziano Emergenze archeologiche. Condividi su Facebook Rispondi citando

Riconosciuta l'importanza dell'acquedotto, per volontà dei ministri dei lavori pubblici e della cultura, sul finire degli anni '70 dell'800 incominciarono le ricerche del tracciato e proprio all'inizio:

-Padre Secchi, lo stesso che disegnò la meridiana che si vede sulla facciata del Conti-Gentili, incappò in una serie di tubi di argilla posti per il drenaggio e arrivò alla conclusione di aver trovato il CAMPUM UBEI LUDUNT.
Alla scoperta non fu data nessuna importanza, infatti i tubi recuperati si trovano nei depositi dei Musei Vaticani e nessuno mai ha preso in considerazione il fatto che si potrebbe avere la testimonianza di un'opera compiuta per un uso specifico da un privato cittadino, in una città alleata, nel sec.II a.C. e non troverebbe riscontri in nessuna altra parte, compresa Roma.



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MessaggioInviato: Sab Mar 18, 2023 5:55 pm    Oggetto: San Quinziano: Tempietto. Condividi su Facebook Rispondi citando

Poco più a monte, l'ingegnere tedesco Bassel aveva notato un rocco di colonna che pensava fosse in sito e iniziati gli scavi ha scoperto quello che restava di un TEMPIETTO, anche questo, di chiara matrice non romana.

La scoperta richiamò l'attenzione di studiosi italiani e stranieri, tedeschi soprattutto e gli studi e i reperti furono presi in tale considerazione che per conservarne la memoria, fu creato, a Roma un museo nel quale furono esposti e immagazzinati i reperti nei locali di Villa Giulia dove nel giardino, si trova anche una sua ipotetica ricostruzione, scala 1\1.
.

Da Alatri e il suo territorio: Negli anni '50 fu, dissennatamente, costruita, sull'area del tempietto, una fabbrica tessile ... allo stato attuale, tranne un rocco di colonna*, niente fa riconoscere l'esistenza di un sito archeologico estremamente importante, ma si può riconoscere il muro di sostegno, in opera megalitica, nella scarpata presente ad ovest della fabbrica.
Negli anni '70, in occasione di uno scavo, sulla parte nord-est, per la messa in opera di cavi elettrici, sono venuti alla luce numerosi frammenti di lamine di bronzo ...-
Nel 1994 si è creato, in Alatri, un comitato che ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica per la valorizzazione dei reperti°°, possibilmente presso il locale Museo civico, dove,
è stata allestita una suggestiva scenografi e sono esposte lastre intere di antefisse, già in deposito presso Villa Giulia ed è presente, in scala 1\10
l'ipotesi di ricostruzione presente nella stessa.





° Il rocco di colonna, dopo continui spostamenti nell'ambito, è definitivamente partito e a quanto ho inteso dire, si troverebbe in un giardino di Terracina.

°° E' tradizione che fino agli anni della guerra, si trovavano sulle facciate della case circonvicine, le "madonne" e altre terrecotte che sono state portate via dai soldati tedeschi.
Per quanto riguarda il deposito di Villa Giulia, è giusto ricordare che l'archeologo Kanel Rudolf, frequentato in occasione delle campagne di scavo a Fregellae, studioso di terrecotte ornamentali sacre, ha avuto la pazienza e la costanza di rintracciare i frammenti delle terrecotte in questione, che conservate in casse di legno da oltre cento anni, erano crollate su se stesse e le ha trovate tanto importanti da farne oggetto di un seminario a Berlino.
Ad Alatri, estate '92, non è stato possibile approfittare della disponibilità per avere almeno un incontro.

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MessaggioInviato: Sab Apr 01, 2023 6:17 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Non sono soltanto quel quasi niente che resta dell'acquedotto, il meno che niente del tempietto e il disconosciuto campus ubei ludent, le sole emergenze archeologiche presenti nella contrada (una volta) San Quinziano percnè, proprio per ricerche effettuate per trovare eventuali tracce della tomba e della chiesa, tutta la zona è stata monitorata per lungo tempo.
Per la ricerca ci si è avvalsi delle testimonianze, c'è stato un tempo in cui la gente ricordava e raccontava, di anziani del posto, che venivano confrontate e verificate e della ricerca sul campo in occasione di lavori che richiedevano movimenti di terra.
Tutto quanto emerso è stato annotato sul mio "Alatri e il suo territorio" pubblicato arbitrariamente, e a mia insaputa, che era il completamento delle dispense fornite ai frequentatori di un corso di archeologia gestito dalla
locale sezione dell'A.C.d'Italia e tenuto da me, da altri soci dello stesso e finanziato dall'Amministrazione Provinciale di Frosinone.
Ogni opera è corredata da quanto essenziale:
-Testimonianze orali,
-riferimenti letterari,
-studi ed interventi effettuati in passato,
-foto quanto è stato possibile,
-posizionamento sull'IGM 1\25.000

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Francesco
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MessaggioInviato: Lun Apr 03, 2023 5:15 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

... e noi seguiamo! Very Happy

Saluti
Francesco

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MessaggioInviato: Lun Apr 03, 2023 5:21 pm    Oggetto: San Quinziano Emergenze archeologiche. Condividi su Facebook Rispondi citando

Prime propaggini di Momtesecco: Acquedotto:

Fino agli anni '70 del novecento erano ancora presenti i pilastri che sorreggevano le arcate dell'acquedotto, dalla riva sinistra del Cosa alla riva destra del fosso delle Pentime (Foto) e per un tratto di un centinaio di metri erano presenti i resti di un muro in opera cementizia, contenuta da mattoni triangolari simili a quelli del Lacuis ad Portam, che terminava all'inizio di un cunicolo. (Impedita documentazione fotografica e raccolta materiale).

Sulle due rive delle Pentime sono ancora visibili i resti dei pilastri.
Sul cunicolo ed oltre sono state costruite abitazioni.

Le prime arcate sono state distrutte per costruire la Strada per Collepardo. (Relazioni relative ai permessi e ai lavori. Fonte: Archivio di Stato di Frosinone))

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MessaggioInviato: Mer Apr 19, 2023 6:20 pm    Oggetto: San Quinziano Emergenze archeologiche. Montesecco Condividi su Facebook Rispondi citando

Su questo sito, vedi CAMPUS UBEI LUDUNT.

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