Forum dei "Monti Ernici"

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discesa pozzo d'antullo

 
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Caterina
Aquila Reale
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MessaggioInviato: Dom Apr 22, 2007 7:45 am    Oggetto: discesa pozzo d'antullo Condividi su Facebook Rispondi citando

Salve ragazzi!

sono viva e vegeta, anche se con l'università ho sempre molti impegni e poco tempo disponibile per scrivere sul forum...

ma stavolta merita eccome!



ieri SONO SCESA NEL POZZO D'ANTULLO!

la discesa infatti era aperta a un numero limitato (limitatissimo direi) di persone e posso dire di essere stata tra i pochi fortunati.

la discesa è avvenuta con un "palo a sbalzo" se non erro e grazie a "un pannolone-imbragatura" siamo potuti scendere nela fantastica dolina.



il tutto è avvenuto grazie a "i ragni di Lecco", famoso gruppo speleologico e al soccorso alpino di Alatri.



fantastica la compagnia e l'organizzazione.

inoltre era presente una regista di Geo&Geo che ha ripreso il tutto: lo scopo della discesa era di PULIRE IL FONDO che era tempestato di immondizia (ieri era "the earth day - giorno della terra").



la schifezza che l'uomo può creare è infinita: abbiamo trovato da buste di medicinali a lampioni, un motorino, i cartelli stradali e divieti di caccia, insomma, un macello che spero non si ripeterà mai più.



mando qualche scatto...

Ciao!

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kate

"Sulle montagne sentiamo la gioia di vivere,
la commozione di sentirsi buoni e
il sollievo di dimenticare le cose terrene;
tutto questo perche' siamo piu' vicini al cielo"


Emilio Comici - 1901-1940
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Caterina
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MessaggioInviato: Dom Apr 22, 2007 7:59 am    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

ecco alcuni scatti...


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kate

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Emilio Comici - 1901-1940
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mariscer
Grande amico della montagna
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MessaggioInviato: Dom Apr 22, 2007 9:41 am    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Ciao Cate!

C'ero anch'io ieri ( sono arrivata verso l'una), ma non mi sono calata. E' sceso invece mio figlio (12 anni !) ed ha provato un'emozione che credo ricorderà per tanto tempo!

Saluti a tuo padre che ho incontrato ieri con la sua scuola
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pino55
I Monti Ernici; la mia passione
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MessaggioInviato: Dom Apr 22, 2007 2:57 pm    Oggetto: Pozzo D' Antullo Condividi su Facebook Rispondi citando

Ciao Caterina

bella la prima immagine, veramente impressionante, complimenti

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Giuseppe
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pino55
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MessaggioInviato: Dom Apr 22, 2007 3:10 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Scusami Caterina

nell' altro messaggio non mi sono espresso bene,

volevo complimentarmi per la tua discesa nel pozzo, complimenti anche al figlio di Mariscer....

c'è un modo per scendere nel pozzo senza l' aiuto di corde ?

saluti

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Giuseppe
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Andrea Mizzoni
I Monti Ernici; la mia passione
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MessaggioInviato: Dom Apr 22, 2007 5:22 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Cate sei sempre bravissima (e raccomandata!!! Very Happy ).

Toglimi una curiosita', c'era anche il nostro caro amico?Questa settimana su MSN mi ha tolto la pelle ricordandomi dell'appuntamento al Pozzo...deve essere stato davvero emozionante. Un bacio Laughing



PS la tesi mi ha tenuto letteralmente incollato alla scrivania...grrrrrr Evil or Very Mad

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Francesco
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MessaggioInviato: Lun Apr 23, 2007 8:59 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Ciao ragazzi.



L'ho saputo solo all'ultimo momento ma sono riuscito anch'io a scendere al Pozzo d'Antullo domenica mattina.



Saranno passati ormai una quindicina d'anni dall'ultima volta in cui sono sceso...altri tempi.

Ora si risale a motore in una manciata di minuti...!!! Ben distante da quando con i miei cugini si faceva a gara a chi impiegava meno a risalire.

E ci volevano non meno di 45 faticosissimi minuti!!! chi non ricorda il famoso nodo cuore?!



Bella comunque l'iniziativa. Raccogliere i rifiuti gettati nel tempo all'interno del Pozzo d'Antullo.

Consolante che non siano stati poi così tanti Smile come testimoniato nella foto a corredo.





Caro Pino, nonostante il susseguirsi nel tempo di più o meno faraonici progetti per rendere accessibile a chiunque la disceza al Pozzo d'Antullo, non c'è altro modo che...scendere con le corde ed avere una certa dimestichezza con le tecniche di arrampicata!!!

Eccezion fatta per la manifestazione appena conclusasi dove, grazie all'ausilio ed all'attrezzatura dei Ragni di Lecco e del Soccorso Alpino di Collepardo, chiunque poteva scendere in fondo alla spettacolare cavità carsica collepradese. L'unico requisito richiesto era quello di superare la paura di trovarsi a sbalzo sul vuoto!!!



In "Scatti d'Autore ---> Paesaggi ed Ambiente" qualche fotografia.



Saluti.

Francesco



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Luca Bellincioni
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MessaggioInviato: Lun Apr 23, 2007 9:48 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Complimenti per il lavoro di ripulitura del Pozzo d'Antullo: un atto dovuto, per questo monumento che la natura nella sua infinita generosità ha voluto regalarci, ma anche un privilegio, quello di poter ammirare da vicino un ambiente così particolare. Io il Pozzo l'ho visto numerose volte, ogni tanto ci torno, ma ovviamente sempre dall'alto...

Riguardo ancora la questione parco, che ho visto ritornare alla ribalta nella stampa degli ultimi tempi, vorrei ricordare a quegli imbecilli che continuano a offendere l'intelligenza dell'uomo con espressioni indegne di essere pronunciate e ricordate (cosa che appunto non faccio volutamente) e così colme di ipocrisia e falsità da far vomitare, che l'Unione Europea sta inoltrando multe salatissime alla Regione Lazio per le numerose infrazioni degli ultimi anni alla tutela dell'ambiente regionale (e non solo inerentemente agli Ernici, ma anche alla Tolfa, ai Lepini, ecc...). I Monti Ernici, fortunatamente, sono conosciuti anche all'estero e il fatto che non divengano parco (e che anzi rimangano in parte fuori dalle zps!) avrà prima o poi una ricaduta pesantissima in termini economici sul bilancio regionale. Sarebbe perciò opportuno in quel caso far ricadere sui comuni interessati gli oneri di suddette infrazioni, così da far capire finalmente alle becere popolazioni locali che la tutela dell'ambiente è una cosa seria. A quel punto, l'idiozia di chi ancora oggi contesta ogni forma di tutela del parco sarebbe smascherata anche agli occhi dell'"uomo comune": invece che favorire degli ingenti finaziamenti in favore delle aree protette si avrebbe un bel triplicamento delle tasse comunali, che so per esempio sull'ICI... Forse a quel punto qualcuno capirebbe che razza di dementi ci governano... E tutto questo perché? Per far cacciare sulle creste delle montagne qualche impotente complessato, o per far costruire una schifezza abusiva panoramica al magnaccia del paese dando lavoro a quattro disperati (senza contare il fatto che ormai nell'edilizia ci lavorano solo i rumeni...)??!?!!?

Che tristezza e che squallore...

Luca
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Francesco
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MessaggioInviato: Mar Apr 24, 2007 8:47 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Ciao Luca.



...sicuramente i nostri bravi politici troverebbero altre scuse e motivazioni per giustificare eventuali rincari delle imposte comunali!!!



Ricordi le mie anticipazioni sulla raccolta di firme virtuale contro il parco organizzata dai soliti noti in località "la fiura" di Alatri?

Ebbene, come preventivato, su un quotidiano locale del giorno dopo (lunedì), si dava ampio risalto alla grande affluenza di firmatari già dal primo mattino!!!!!!!!

Non vogliamo ridere di fronte ad una scemenza simile? all'ipocrisia allo stato dell'arte?



...il guaio è che, purtroppo, qualcuno ci avrà pure creduto!!! Magari loro stessi, autoconvincendosi ed autocondizionandosi Wink





Ah, dimenticavo, anche per rimanere in tema.

Il Pozzo d'antullo lo preferisco così, inaccessibile ai più piuttosto che vederlo violentato dalla costruzione di ascesori, ponti, carrucole, scale ecc. ecc. in nome di quel mero turismo consumistico da spremere e basta.

E' un biotopo particolarissimo che perderebbe irrimediabilmente quell'alone fascinoso di mistero che lo circonda.

Chissà che animali ci saranno, è vero che c'è un serpente enorme? e quelli che alberi sono? dove sarà il cunicolo che lo collega con le grotte di Collepardo?

Queste ed altre domande che puntualmente echeggiano tra le pareti del Pozzo verrebbero sostituite dagli schiamazzi invadenti ed irrispettosi della "massa" rompendo quell'incanto e quello stupore reverenziale che esercita su chiunque la spettaccolare dolina carsica del Pozzo d'Antullo....



Saluti.

Francesco
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Andrea Mizzoni
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MessaggioInviato: Mer Apr 25, 2007 12:50 am    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Cari Luca e Francesco,

siamo realisti per una volta. Sebbene sia un dato di fatto che la nostra provincia non sia certo all'avanguardia per il turismo ecocompatibile, non sara' la vostra politica del "salvaguardare tutto ad ogni costo" a proteggere le nostre montagne. L'unico modo per tutelare veramente un patrimonio del genere e' investendo su di esso; con nuovi fondi sarebbe possibile avviare progetti via via piu' grandi e gli Ernici verrebbero FINALMENTE visti come una grossa risorsa della Ciociaria. In altre aree protette (limitrofe e non) questa politica di sfruttamento intelligente e' stata avviata da tempo. Sappiamo bene che e' impossibile tenere lontanti maleducati e vandali (o semplici caciaroni della domenica), pero' mentre adesso dobbiamo solo subire, dato che le nostre montagne valgono PUBBLICAMENTE zero, se fossero una risorsa (anche e soprattutto economica) vedreste quanta gente si scaglierebbe contro chi ne inficia il potere commerciale. Anch'io inizialmente la pensavo come voi, pero' ho notato che questo silenzio (sia reale che figurato) intorno alle cime degli Ernici avvantaggia poco gli appassionati e moltissimo i famosi "furbetti" che tagliano, sporcano, spaccano nella totale indifferenza delle autorita'...dobbiamo cambiare modo di combattere, perche' senza potere economico, il Prato e tutto il comprensorio sono in balia delle bugie del politico di turno...in effetti sui giornali abbiamo letto le opinioni di autorita' prettamente LOCALI, che ne direste di provare a chiedere il parere a qualcuno (ad esempio del Trentino) che con quei 4 sassi arricchisce un'intera regione?A mio avviso sarebbe una mossa imprevista e, forse, vincente...che ne dite? Buona serata.

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MessaggioInviato: Mar Mag 01, 2007 7:09 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Ciao Andrea,



ti sembrerà strano ma in parte condivido pienamente il tuo ragionamento.

Purtroppo spesso è necessario trovare un giusto compromesso per cercare di ottenere almeno qualcosa.



Il problema è che dalle nostre parti (tu hai parlato di Trentino) questo giusto compromesso non esiste!!!



Guarda cosa hanno fatto a Campocatino, per esempio, dove regnano e si moltiplicano quelle orrende e costose cattedrali nel deserto in nome di un tanto osannato "sviluppo turistico"...

Oppure vogliamo parlare del Lago di Canterno o di Prato di Campoli... ?!

Ecco, l'unico esempio quasi accettabile che mi viene in mente è la riserva naturale del Lago di Posta Fibreno. Nei giorni feriali e/o invernali, però.

Prova a passare da quelle parti un giorno festivo e prefestivo da questo periodo in poi...



Per rimanere in tema, infine, sono assolutamente contrario a qualsiasi forma di sfruttamento del Pozzo d'Antullo diversa dall'attuale.

Non oso nemmeno immaginare che cosa ne sarebbe del Pozzo se fosse accessibile a chiunque...



Saluti.

francesco
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Andrea Mizzoni
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MessaggioInviato: Mar Mag 01, 2007 11:40 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Ciao Francesco,

le tue osservazioni sono assolutamente corrette ma, a questo punto, mi viene da chiederti: quali dei progetti (o presunti tali) realizzati nella nostra zona sono stati sottoposti ad un attento studio di fattibilita' da parte di esperti in turismo ecosostenibile? Non fraintendermi, io sarei ben lieto se vi fossero di tali figure in Ciociaria, pero' generalizzando se volessi imparare a costruire automobili andrei a visitare la Ferrari non la Permaflex!!! Credo che la realta' attuale sia in parte un'amara eredita' del passato e dall'altra il frutto di uno sterile immobilismo che, anche noi, con la nostra paura di aprire le montagne al progesso stiamo causando...ripeto il mio pensiero: il fatto che per decenni siano stati realizzati dei mostri non significa che la tendenza non possa essere invertita! Io propongo delle consulenze esterne perche' meno influenzabili dalla politica locale e perche' maggiormente assuefatte a quel famoso compromesso che anche tu reputi necessario per avviare un qualcosa di nuovo. Spero di non fare la Cassandra ma alla luce degli eventi dell'ultimo inverno mi auguro che qualcosa venga tirato fuori dal cilindro quanto prima perche' il Prato sta davvero rischiando grosso: non neghiamolo, e' terra di nessuno! Non voglio allarmare ma non c'e' alcun motivo per continuare a tacere la verita', buona serata.

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MessaggioInviato: Mer Mag 02, 2007 12:43 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Ciao Andrea, se "aprire al progresso (!) le nostre montagne" significa altro cemento, io sono e sempre sarò fermamente contrario. Non sono questi i compromessi fattibili. Ben altre sarebbero le priorità nel comprensorio, anche solo riguardo al turismo di massa, sciistico e residenziale: ad esempio Campocatino, che aspetta da almeno 20 anni una riqualificazione urbanistica, in questo caso anche con nuovi edifici, se di qualità, e con altre opere come rimboschimenti attorno agli edifici, abbattimento di strutture invasive ed inutili, e - non ultimo - restauro degli edifici in rovina. Rendere accessibile a tutti il Pozzo non credo che sia possibile senza deturpare il suo prezioso e delicato ambiente: più intelligente sarebbe invece proporre più spesso la discesa col braccio meccanico, che so, una volta ogni due mesi, e stra-pubblicizzare l'evento. Per quanto riguarda infine il Prato, io sono sempre stato dell'idea che al momento è meglio la gestione di una cooperativa piuttosto che l'anarchia totale. Pensate se a Prato non ci fosse chi pulisce o controlla e soprattutto fa pagare un biglietto (anche se, certo, ciò è vero in maniera relativa): con tutte quelle schifo di ville intorno e con tutta la mostruosa conurbazione di Frosinone (che ricordiamolo provoca una pressione antropica pesantissima sugli Ernici) diventerebbe una discarica a cielo aperto, peggio del Lago di Canterno. A proposito, quanti lavori dovrebbero essere fatti al lago, a cominciare dalla pulizia periodica, ma anche dalla possibilità di creare - in estate - un campeggio controllato che produca una valorizzazione del luogo, al momento assai depregiato in confronto alle sue potenzialità (pensiamo anche alle sovrastanti rovine di Porciano, in nessun modo valorizzate e promosse...).

MA MAI E IN ALCUN MODO lasciamoci incantare dalle sirene del tradizionale "progresso" (che in realtà è sempre un regresso se si parla di ambiente): la tutela non è mai immobilismo se fatta con il cervello, e chi dice il contrario o è male-informato o è in malafede. Questo week-end - per farvi un esempio - sono stato sulle Crete Senesi e in Val d'Orcia in Toscana, e in quella zona c'è una politica di tutela che dura da secoli, e che ha prodotto oltre che uno straordinario paesaggio, un duraturo sviluppo economico di cui beneficiano tutti i centri vicini e lontani, altro che immobilismo. Il problema secondo me è alla radice: in Ciociaria l'agricoltura è quasi del tutto decaduta, e oggi non riesce a farsi strada un modello diverso di sviluppo che non sia quello solito delle cave, dell'edilizia e dell'indutrializzazione selvagge: con questo schifo che ci sta massacrando la terra non esistono e non DEVONO esistere compromessi.



Luca
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MessaggioInviato: Gio Mag 03, 2007 7:08 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Ciao ragazzi,

scusate ma per caso parlo arabo?Mi viene il dubbio perche' forse ho problemi ad esprimere le mie idee, pero' io volevo dire altro. Ho vissuto per 18 anni in Ciociaria e ne conosco bene le dinamiche e la storia; credo che una definizione di "immobilismo" migliore di quella che giornalmente vediamo (o meglio, vedete) sotto i nostri occhi sia difficile da dare. Siamo a dir poco anacronistici nella nostra visione economica ancora cosi' profondamente legata alla cementificazione e all'investimento a breve termine. La verita' e' che siamo stati presi in giro per anni e ci duole ammetterlo; il peggio e' che ancora ci facciamo prendere per il naso. Non credo che aprire le noste montagne sia sinonimo di cemento, e' la visione CIOCIARA del progresso che e' sinonimo di cemento! Cosi' come e' tipicamente ciociara la mania di idolatrare ciecamente le altre zone d'Italia, senza indagare sul perche' vi siano popolazioni che amano la propria terra e senza cercare di carpirne i segreti. La val d'Orcia non mi sembra un esempio calzante di tutela ambientale perche' loro hanno ereditato QUELLA terra dai padri; la cosa che invece apprezzo di quella zona e' il saper difendere ancora oggi le loro idee e saperle coniugare intelligentemente con quel progresso che noi tanto rifuggiamo! Come reputi Luca la gestione toscana del problema case, recentissimo e finito anche sui giornali nazionali? Non mi sembra che in val d'Orcia non si sia costruito, pero' invece di puntare i piedi si e' trovato il modo di farsi ascoltare (anche dai piu' forti!). Vogliamo far decollare il turismo ciociaro senza trovare un compromesso? Mi risulta difficile immaginare che la popolazione si riscopra, improvvisamente, cosi' fieramente fedele ai propri monti, cosi' come mi sembra utopistico sperare che i vari costruttori, politici e imprenditori mollino d'improvviso la "torta" per consentire a noi (senza il becco di un quattrino) di avviare un business ecocompatibile. L'esempio del braccio meccanico al Pozzo mi sembra un ottimo compromesso pero' mi vien da chiederti: come mai 2 settimane fa nessuno (o quasi) sapeva della bellissima iniziativa? Come mai ho dovuto dare IO la notizia pur vivendo praticamente fisso a Roma? Perche' sperare (e non trovo termine migliore) che le prossime iniziative vadano meglio, quando gia' sappiamo che le istituzioni locali (non vedendo il guadagno) non muoverebbero un dito per pubblicizzare la cosa? Ripeto la mia idea: finche' non riusciremo a trovare un canale di comunicazione con chi attualmente detiene (che ci piaccia o no) il potere politico ed economico, le cose non si faranno e gli Ernici rimarrano come punto "VARIE ED EVENTUALI" di qualsiasi programma...guardate la foto postata da Pino55 sull'albero segato a Vado della Rocca: vi sembra che sia civilta' questa???Non scherziamo...

Buona serata

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Luca Bellincioni
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MessaggioInviato: Gio Mag 03, 2007 11:47 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Ciao Andrea, sulla Val d'Orcia e sul caso Monticchiello (la famosa lottizzazione denunciata da Asor Rosa) mi sono personalmente espresso su autorevoli riviste e siti internet, ed è parere di tutti che si tratti di una bieca speculazione da non ripetere e i cui risultati anzi vadano rimossi: di ciò si è addirittura occupato il ministro Rutelli in persona. Conoscendo bene quella realtà territoriale, inoltre, ti posso garantire che si è trattato comunque di un episodio isolato e difficilmente ripetibile: ad esempio, nella Bassa Toscana è praticamente INESISTENTE il fenomeno delle ville e villette sparse, che invece da trent'anni almeno ha già sconvolto il paesaggio ciociario. Ciò che viene costruito sono per lo più piccoli insediamenti produttivi, solitamente molto ordinati e ben integrati nel paesaggio con il fine di risparmiare il più possibile territorio, e non sparsi a caso, ossia "a macchia di leopardo" (vedi Valli del Sacco e del Liri). In secondo luogo, non significa nulla ciò che dici riguardo al fatto che il paesaggio della Val d'Orcia i suoi attuali abitanti l'hanno ereditato dai padri: anche i ciociari del dopoguerra avevano ereditato alla fine della guerra e in parte anche quelli di oggi il paesaggio dai loro padri: e gli intellettuali di una certa età sanno bene quanto il paesaggio ciociaro fosse meraviglioso, per la sua varietà, per i suoi colori, per i suoi spazi immensi, per gli abitati dai monumenti arcaici e incredibili. Sono i "figli ciociari" che hanno dissipato tutto ciò, laddove invece in Val d'Orcia o nel Senese in genere i figli hanno saputo conservare e valorizzare tale preziosa eredità, ottenendo in termini di sviluppo un risultato economico, culturale e sociale senza paragoni o quasi in Italia: e ciò lo hanno ottenuto non lamentandosi davanti al bar e aspettando la nuova fabbrichetta o il nuovo cantiere abusivo per lavorare un paio di mesi, ma RIMBOCCANDOSI LE MANICHE e sputando il sangue sui campi che i loro padri gli avevano lasciato, credendo nel proprio lavoro, nei propri prodotti e in ultima analisi nella propria terra. Sicché oggi nel Senese non esiste nessuno che proponga un modello di sviluppo basato sulla cementificazione. Ciò non vuol dire che solo in Ciociaria esistono i problemi: la questione della tutela dell'ambiente e del paesaggio è oggi divenuta una cosa gravissima e sentita in tutta Italia, tant'è che c'è chi propone addirittura un'inchiesta parlamentare per verificare il perchè del boom edilizio e degli scempi perpetrati nel nostor Paese negli ultimi anni. Nella stessa Toscana non è che tutto sia un paradiso: nella Toscana settentrionale esistono conurbazioni immense, le Apuane sono sistematicamente massacrate da nuove e sempre più grandi cave, gli impianti eolici stanno devastando in più punti il paesaggio della Maremma, nuove centrali elettriche interessano tutto il territorio; per non parlare di ciò che stanno diventando Lombardia e Veneto, o peggio la Campania; in Sicilia e in Calabria invece regna ormai l'anarchia più assoluta: sul Pollino addirittura i cacciatori tuttora costruicono edifici abusivi in pieno parco nazionale per poterli usare come postazioni!!!

Detto ciò, credo che i problemi ambientali e paesaggistici della Ciociaria vadano inseriti in un più ampio contesto di crisi degli strumenti di tutela in Italia.

Personalmente, prima di parlare mi informo bene e quindi non ho mai fatto quello che dice che "il giardino del vicino è sempre più bello". Dico solo che in Ciociaria - e questo mi pare che anche tu Andrea lo sostenga - ci sia bisogno dell'aiuto - o meglio della consulenza - di gente preparata proveniente da contesti territoriali diversi ed esterni, contesti che abbiano saputo produrre risultati concreti in termini di conservazionismo. Hai citato il Trentino, ed io potrei ripetere il Senese, ma anche la Tuscia - rimanendo al Lazio - potrebbe essere un modello positivo.

Dunque, se tu dici che il progresso cui dobbiamo aprire le nostre montagne non deve ovviamente consistere nella cementificazione, e se tale cementificazione è insita proprio ad ogni concetto di sviluppo ciociaro, allora dobbiamo rivolgerci assolutamente all'esterno. Non riesco perciò a capire di quali compromessi parli e con chi, se gli amministratori e i privati ciociari sono dediti solo alla devastazione del territorio, come non capisco la frase:<<Non mi sembra che in val d'Orcia non si sia costruito, pero' invece di puntare i piedi si e' trovato il modo di farsi ascoltare (anche dai piu' forti!)>>: farsi ascoltare da chi e in che senso? Lì finora si è costruito nulla o quasi e l'edilizia si regge praticamente sulle ristrutturazioni... Lì la difesa del territorio non è stata mai messa in dubbio e questo che dobbiamo capire: quali compromessi dovremmo fare con chi sa solo cementificare? Oltretutto tu Andrea parli come se noi quattro ambientalisti con il nostro presunto "immobilismo" fossimo riusciti mai, almeno in un caso, a sventare la devastazione del territorio ciociaro! A noi non ci ascoltano proprio, e non ci hanno mai valutato nulla!!! Altro che negazione di ogni compromesso: qui tutti hanno fatto, fanno e faranno sempre come gli pare. Pensi che ci possano essere progetti che mettano d'accordo in Ciociaria ambientalisti da un lato e amministratori, cacciatori e speculatori vari dall'altro? Pensi che in Ciociaria ci possa essere un miracoloso connubio tra conservazione e economicizzazione degli Ernici? Come? Che progetti ipotizzi nello specifico? Che fare per valorizzare, come dici, il Pozzo d'Antullo o Prato di Campoli senza distruggerli? Fai esempi concreti se no non ci capiamo mai. Io solitamente li faccio, per esempio, mi ripeto, la riqualificazione di Campocatino, la gestione di Prato, la visita periodica con il braccio meccanico al Pozzo, la bonifica e la valorizzazione del Lago di Canterno, il recupero e il restyling dei centri storici meglio conservati della zona, ecc... Ma il problema è questo: ci sono oggi in Ciociaria soggetti pubblici e/o privati interessati a investire su progetti di questo tipo, cioè ecosostenibili? Oppure ci sono soltanto soggetti interessati ad opere di grande impatto ambientale che "valorizzino" a modo loro (leggi "distruggano") queste montagne, tipo nuovi impianti di risalita, nuove lottizzazioni, lo stravolgimento del pozzo, ecc...

In conclusione, non ho capito ancora nello specifico il "progresso" di cui parli, Andrea. Ti prego di fare esempi concreti, altrimenti le tue analisi, pur intelligenti, rischiano di essere un po' troppo "fumose": e di fumo negli occhi ce ne hanno tirato abbastanza negli anni. Qui c'è bisogno di iniziare a parlare chiaro: progetti, idee, è questo ciò di cui abbiamo bisogno oggi, per aprire un dialogo con chi detiene il potere; il "progresso" delle nostre montagne proverrà anche dalla nostra capacità di proporre e non di accettare supinamente il "meno peggio" che ci verrà imposto dall'altro, pensando che ciò sia un indispensabile compromesso; passiamo al contrattacco e proponiamo noi un modello nuovo, con progetti chiari, ben definiti e CONCRETI: io quando parlo di riqualificazione di Campocatino, parlo di cose chiare, pratiche e materiali, come il restauro degli edifici degradati, i rimboschimenti a conifera, la realizzazione di pannelli didattici e sentieri natura, costruzione di nuove strutture ricettive compatibili con il paesaggio montano, come ostelli, rifugi e fattorie didattiche per campi scuola (come vedi in alcuni casi anch'io ritengo si possa costruire,...) anche per eliminare il deprimente senso di separazione tra gli edifici già esistenti (simili ognuno a cattedrali nel deserto), ecc... Questo credo che sia un esempio di proposta di compromesso per arrivare a quel progresso di cui parliamo: trasformare Campocatino da luogo degradato e squallido ad elegante centro residenziale che possa donare una nuova immagine vincente degli Ernici e che possa configurarsi come area ricettiva ed ottimo punto di partenza per la valorizzazione escursionistica e non solo sciistica di queste montagne. Del resto anche il turismo invernale ne beneficierebbe, poiché Campocatino vedrebbe visto non più soltanto come una stazione sciistica domenicale da mordi e fuggi insomma, ma come un luogo piacevole e curato, adatto al soggiorno e alla vacanza in ogni stagione.

Ripeto, Andrea, come vedi io faccio proposte reali e razionali: con il nostro sito possiamo diventare un punto di riferimento per l'elaborazione di questo tanto agognato compromesso; ma non smetterò mai di ripeterlo, dobbiamo essere noi a proporre e a pubblicizzare le nostre idee in merito all'economicizzazione degli Ernici, e non attendere dall'alto progetti folli e devastanti: questo sarebbe vero immobilismo.

Luca
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MessaggioInviato: Sab Giu 16, 2007 4:36 pm    Oggetto: PARCO MONTI ERNICI Condividi su Facebook Rispondi citando

A proposio del parco, progresso e conservazione dei monti ernici vorrei sprimere qualche piccola osservazione:

1 L'istituzione del parco sarebbe csa saggia e opportuna con la condizione accertata che non fosse l'ennesimo carozzone burocratico per far nascere nuove poltrone politiche- E' pur vero che da eserienze come il Parco Nazionale D'Abruzzo occorrono molti anni affinchè vi sia una formazione di coscienza popolare sensibile all'ambiente. Il PNALM è degli anni 20 e sono passati più di 80 anni dala sua fondazione, e bisogna dire che anche se con delle difficoltà le prsne residenti hanno acquisito la coscienza di cultura del paesaggio e rispetto dell'ambiente (mia moglie è nata ad Opi e ascolto mio suocero di tutte le storie di bracconaggio di 40-50 anni fa). L'unica nota stonata è che le poltrone in quel caso sono state occupate adi romani mentre le persone del posto valide sono state emarginate e solo dopo tempo hanno trvato la giusta collocazione in altri parchi (Vedi Majella e Gan sasso). Per cui sicuramente il Parco dei MOnti Ernici prima si fa e meglio è perche permetterebbe in qualche modo di far abituare la gente alla presenza di vinoli prima ostici e poi sicuramente compresi.

2 Per la parte del progresso e sfruttamento sono d'accordo sul fatto che non devono essere dificate e realizzate altre srutture tipo fabbricati e strade di accesso, in quant quelle esistenti sno ampiamente sufficienti, anzi una buona arte andrebber eliminate. A tal proposito vorri mettere n evidenza alcuni interveti di carattere ambientale secndo me negativi. Uno è il sentiero dei fiori istituito a Campocatino circa 15 anni fa. Dei pannelli e delle segnalazioni rimato ben poco. L?altro, sempre a campocatino è quello degli elementi naturali tipo il vento l'aria e l'acqua che sono tati materializzati con delle sculture bruttisiisme poste dentro la conca di campocatino e andando verso pozzotello. Non so chi abbia pagato e approvato tali inteventi ma debbo dire che sono stati veramente soldi rubati alla collettività. Per cui gli intrveni di riqualificazione ambientale devono essere fatti cn criterio e devono mirare anche all'asptto egstionale e durevole, in quanto il sentiero dei fiori, fatto dal WWF doveva mirare anche all'aspetto di gestione e manutenzion e nn solo quello di farlo durare appena 3 o 4 anni.

3 Zone SIC o ZPS e degrado urbano. questa situazione è a dir poco catastrofica. Mi interesso per lavoro di urbanistica e progettazione e con mio rammaico dico che utte le Amministrazionim locali non vogliono mettere ordine e regola sulle questino dili ed urbanistiche. Nonostante la normativa abbia fatto passi da gigante e gli attuali sistemi informativi (tipo SIT sistema integrato territoriale) potrebbe permettere a qualsisi ente locale di monitorare il proprio territorio a cadenza quasi mensile, kla situazione riamne i stallo perchè i politici hanno paura di perdere il coenso della popolazione che vuole ostinatamente contuinuare a fare i propi comodi. L'unica via di salvezza sembra essere quello dell'educazione ambientale che possa insegnare alle nuove leve la cultura dell'ambiente.
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