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Degrado a Campo Catino

 
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Luca Bellincioni
Ospite





MessaggioInviato: Mar Mag 30, 2006 11:50 am    Oggetto: Degrado a Campo Catino Condividi su Facebook Rispondi citando

Domenica sono stato a Campo Catino insieme alla mia compagna Daniela e ho potuto constatare come la zona delle strutture ricettive e lo stesso altopiano versino in ignobili ed intollerabili condizioni di degrado. Solo per citare le cose più eclatanti, i chioschi circolari di legno e cemento alla base degli skilift sono totalmente degradati, vari pali della luce giacciono divelti a terra, ed uno spalaneve semi-distrutto (con i vetri rotti e un cingolato sparso nelle sue vicinanze) è stato abbandonato accanto alla sterrata che attraversa il pianoro…! Sembra che sia passata una tromba d’aria! Inoltre l’ex rifugio dello sci-club, già costruzione orribile di per sé, è divenuto un vero immondezzaio, mentre, come se non bastasse, su gran parte dei prati si “ammirano” rifiuti d’ogni genere, peraltro sparpagliati dal vento in ogni direzione: immancabili lattine e bottiglie di plastica e di vetro, buste di plastica della spesa, vecchi biglietti degli skilift, bavaglini e pannolini (!?), fazzoletti, scarpe e ciabatte, buste di patatine e quant’altro la stupidità (dis)umana possa concepire… Il fatto è che dopo l’inverno i gestori delle strutture delle stazioni sciistiche dovrebbero avere il buon senso e l’educazione di lasciare in maniera dignitosa i luoghi, che sono pur sempre “natura” e non una discarica. Oltre a ciò, credo che un po’ tutta la stazione abbia bisogno di un restyling, magari con qualche opera di rimboschimento e con la creazione di qualche giardino, attorno alle orribili costruzioni, che riequilibrino l’enorme, deturpante ed insostenibile colata di cemento della stazione, oppure con la sostituzione dei mostruosi lampioni anni ’70 con qualcosa di più elegante e di più consono ad una zona di montagna. A vederla così la stazione di Campo Catino dà un senso di squallore difficilmente ravvisabile nelle altre stazioni appenniniche (a parte forse Campo Staffi con cui, quanto a brutture, si dà davvero battaglia…).

Comunque trovarsi di fronte a tale VERGOGNA mi dimostra sempre di più quanto la (sotto)cultura dello sci sia deleteria e deprecabile, fondata com’è sull’ottusa ideologia modernista secondo cui la natura null’altro è che materiale da sfruttare fino all’osso. Non è possibile che, rimanendo al nostro esempio locale, Campo Catino dopo ogni inverno, e soprattutto quest’anno, si ritrovi ad essere una sorta di discarica a cielo aperto. Come potrà mai essere seriamente promosso il turismo escursionistico (o più genericamente il turismo ambientale) sugli Ernici, se persistono simili situazioni di degrado? E badate bene, per l’escursionista di oggi, e soprattutto per l’escursionista serio ed intelligente, lo schifo che si incontra a Campo Catino non è un “dettaglio”: può essere anzi un motivo per non ritornare. Oggi, infatti, si viene in montagna per vivere esperienze “altre” rispetto a quelle vivibili nelle aree urbane o vallive, dove ormai il degrado è in un certo senso “normale”… Incontrare dunque anche in luoghi che sono, o che dovrebbero essere, “selvaggi” le stesse situazioni di degrado riscontrabili in città e nelle campagne suburbane non credo che sia molto allettante…

I sacri Monti Ernici meritano ben altro… E’ ora di farla finita con quest’idiozia generale di chiusura verso le aree protette e seguire l’esempio del vicino Abruzzo, ove gran parte delle aree naturalisticamente più rilevanti sono da tempo ormai protette e pubblicizzate. E stiamo parlando dell’Abruzzo! Di una regione affianco alla nostra e per di più confinante alla Ciociaria, mica di un altro mondo! E non credo che in Abruzzo ci siano soltanto filosofi, illuminati ed ambientalisti o che tutti vivano di turismo: ci sono anche lì – eccome - palazzinari, cacciatori, e speculatori vari, oltre ad aree urbane, industriali e commerciali!!! Solo che lì si sta cercando di ottenere uno sviluppo più equilibrato.

Gli Ernici meritano cure migliori, dicevamo. Io e la mia compagna eravamo partiti da Campo Catino con l’intenzione di salire sul Crepacuore, ma poi ci è venuta l’idea di proseguire verso il Fanfilli. La gita si è così trasformata in un lunghissimo e piacevolissimo vagabondaggio dalla mattina al tramonto tra il Fanfilli e l’Ortara, ossia in uno degli angoli più scenografici e selvaggi dell’intera catena. E’ stata una giornata soleggiatissima (anche troppo…) ed è stato veramente un indimenticabile spettacolo assistere ai vari fenomeni di disgelo della zona… Lo Iubero dell’Ortara era colmo d’acqua e, grazie anche alle ottime condizioni di luce e di cielo, è stata una goduria inventare scorci fotografici tra le acque trasparenti della piccola ma suggestiva pozza e le vette sullo sfondo... Per non parlare delle innumerevoli e stupende fioriture! E poi Campo Vano… Tornando un attimo agli scempi, è davvero un peccato il tragitto che l’elettrodotto compie traversando l’imbocco dell’altopiano…: del resto non saprei proprio come poteva essere installato altrimenti. Forse l’unica soluzione sarebbe un giorno interrarlo almeno nel tratto del pianoro, ma non so se ciò è tecnicamente possibile, data la natura del suolo; oppure che a Morino si facciano portare la corrente dall’Abruzzo anziché da Guarcino. Ad ogni modo, Campo Vano ci ha regalato scorci fiabeschi: era tutto in disgelo, con i cavalli che correvano liberi al tramonto, tra giochi di luce fantastici… Salendo per il Fanfilli, poi, il panorama sul Lago di Canterno e sulla sua bella conca era stupendo, leggermente velato prima da una tenue foschia e poi dalla luce del crepuscolo… Magnifico anche il panorama dall’Ortara sulla verdissima Val Roveto e sulle foreste e le cime rocciose degli Ernici. Assai meno bello il panorama sulla Piana di Frosinone… ma quello è un altro discorso…

A proposito, infine, del rifugio del Pozzotello, cosa che interessava ad un amico del forum, per quanto ne so io è di proprietà dell’Enel e non si può utilizzare… Altra questione negativa, quella dei rifugi, che va a sommarsi ai tanti errori e alle tante lacune nella gestione dei Monti Ernici da parte delle amministrazioni locali. E’ mai possibile che in tutta Italia i rifugi servano per gli escursionisti e che invece soltanto nel Lazio (in particolare nel Lazio meridionale) essi siano SEMPRE e SOLO ripostigli di quello o quell’altro ente o azienda? Tutto ciò è conseguenza del fatto che per tanti anni le montagne della nostra regione sono state concepite meramente come sfondo per villette e centri residenziali o come terreno per stazioni sciistiche.

E’ ora di voltare pagina. Domenica abbiamo assistito, come sempre sugli Ernici, a scenari e paesaggi di grande bellezza che, secondo me, nulla hanno da invidiare ai massicci più apprezzati (dove io sono stato) come i Sibillini, la Majella, la Meta, la Laga o le Mainarde, e che vanno finalmente tutelati e promossi… e in molti casi anche restaurati (si pensi anche ai paletti indicatori del livello della neve che raggiungono Campo Vano ed al loro ingiustificato impatto ambientale: il rifugio dovrebbe divenire un giorno aperto agli escursionisti e precluso agli autoveicoli, non è possibile assistere a fenomeni di urbanizzazione anche in alta quota!)… E ricordiamo che la catena ricade già nelle aree sic e zps dell’U.E..

Quanto alla “nuova Saint Moritz sugli Ernici”…, che i nostri idioti speculatori da quattro soldi pensino a rendere perlomeno “guardabile” quello che c’è già, invece di lasciarsi andare a sogni ignobili e demenziali, come se le montagne fossero soltanto loro e non di tutti!

A presto e buone escursioni primaverili a tutti!



PS per Francesco: a quale indirizzo posso mandarti una mail privata (se posso)?
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Francesco
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MessaggioInviato: Mer Mag 31, 2006 8:43 pm    Oggetto: Condividi su Facebook Rispondi citando

Ciao Luca.



Che dire, su Campo Catino ....sfondi una porta aperta!!!

Moltissimi sono stati gli interventi in proposito su questo forum ed è veramente sconsolante constatare come le cose non migliorino affatto. Anzi...



Come ribadito più volte, purtroppo, è questione di mentalità e fin quando non cambierà la coscienza delle persone...



Saluti.

Francesco



P.S. ti ho scritto in privato per l'indirizzo e.mail
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